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NASCE IL TEAM SVILUPPO SOSTENIBILE DI QUALITA’ E SVILUPPO RURALE

Creato all’interno di QUALITA’ e SVILUPPO RURALE srl il team “SVILUPPO SOSTENIBILE”, la risposta concreta alle problematiche dello sfruttamento sostenibile delle risorse. Un gruppo di lavoro interdisciplinare con presenze anche del mondo accademico.
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QUALITA’ e SVILUPPO RURALE srl ha creato il team SVILUPPO SOSTENIBILE, un gruppo di lavoro costituito da professionisti altamente specializzati per rispondere alle sempre più importanti esigenze di uno sfruttamento delle risorse sostenibili. L’approccio del team sarà multidisciplinare (biologi, ingegneri, chimici, architetti, naturalisti, agronomi, economisti ed esperti della comunicazioni), con alta professionalità e in continuo aggiornamento grazie a collaborazioni con il mondo accademico. Il gruppo di lavoro sarà coordinato dal Prof. Ing. Umberto Di Matteo direttore del Dipartimento Energia ed Ambiente (DEA) dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma, che già opera da alcuni lustri sulle problematiche dello sviluppo sostenibile.

Sono ormai alcuni decenni che tra politici, tecnici e addetti ai lavori si parla di sviluppo sostenibile, alcune volte senza comprenderne l’ambito di applicazione ed altre senza neppure avere una minima concezione della portata. Di sviluppo sostenibile, la prima volta, se ne è parlato agli inizi degli anni ’70 e negli ’80 è stata coniata la definizione: “Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali”; definizione contenuta nel rapporto Brundtland elaborato nel 1987. Nel documento viene contestualmente enfatizzata la tutela dei bisogni di tutti gli individui, in un'ottica di legittimità universale ad aspirare a migliori condizioni di vita; così come viene sottolineata la necessità e l'importanza di una maggiore partecipazione dei cittadini, per attuare un processo effettivamente democratico che contribuisca alle scelte a livello internazionale: lo sviluppo sostenibile impone di soddisfare i bisogni fondamentali di tutti e di estendere a tutti la possibilità di attuare le proprie aspirazioni ad una vita migliore (...). Il soddisfacimento di bisogni essenziali esige non solo una nuova era di crescita economica per nazioni in cui la maggioranza degli abitanti siano poveri ma anche la garanzia che tali poveri abbiano la loro giusta parte delle risorse necessarie a sostenere tale crescita. Una siffatta equità dovrebbe essere coadiuvata sia da sistemi politici che assicurino l’effettiva partecipazione dei cittadini nel processo decisionale, sia da una maggior democrazia a livello delle scelte internazionali.
Lo sviluppo sostenibile ruota attorno a tre componenti fondamentali: sostenibilità economica, sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale; l’area risultante dall’intersezione delle tre, coincide idealmente, con lo sviluppo sostenibile. Le intersezioni intermedie, tra le componenti, vengono indicate con le parole vivibile, equo, realizzabile, si possono leggere come delle indicazioni di tipo operativo o di verifica.
Il concetto di sviluppo sostenibile in Italia è definito dal Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/06 e succ. modif. ed integr.) il quale prevede che:
1. ogni attività umana giuridicamente rilevante ai sensi del Codice dell’Ambiente deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire all'uomo che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future;
2. anche l'attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui nell'ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità gli interessi alla tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di prioritaria considerazione;
3. data la complessità delle relazioni e delle interferenze tra natura e attività umane, il principio dello sviluppo sostenibile deve consentire di individuare un equilibrato rapporto, nell'ambito delle risorse ereditate, tra quelle da risparmiare e quelle da trasmettere, affinché nell'ambito delle dinamiche della produzione e del consumo si inserisca altresì il principio di solidarietà per salvaguardare e per migliorare la qualità dell'ambiente anche futuro;
4. la risoluzione delle questioni che involgono aspetti ambientali deve essere cercata e trovata nella prospettiva di garanzia dello sviluppo sostenibile, in modo da salvaguardare il corretto funzionamento e l'evoluzione degli ecosistemi naturali dalle modificazioni negative che possono essere prodotte dalle attività umane.
E’ chiara pertanto l’importanza di una verifica dello sviluppo sostenibile per i programmi, i piani e le opere, che potrà avere effetti positivi solo se eseguita con imparzialità, competenza e multidisciplinarietà. Infatti la verifica di una sola componente (ambientale, sociale ed economica) sarebbe riduttiva e potrebbe portare a risultati erronei.

QUALITA’ e SVILUPPO RURALE srl, grazie alla creazione del team SVILUPPO SOSTENIBILE, è oggi nella condizione di offrire servizi alle pubbliche amministrazioni e ai privati per VIA, VAS, AIA, studi e progetti di SVILUPPO SOSTENIBILE, adempimenti cogenti e certificazioni volontarie, in ambito ambientale. “Il team SVILUPPO SOSTENIBILE “ dice Stefano Biagiotti presidente della società “è un nuovo traguardo per l’intero territorio dell’ Area Valdichiana , e non solo; avremo a disposizione, sul territorio, qualificate competenze continuamente aggiornate sulle best practices del settore dell’ambiente, potremo creare sinergie con tutti gli stakeholder interessati alle problematiche dello sviluppo sostenibile, sarà sicuramente uno strumento per la creazione di posti di lavoro e un motivo per limitare l’esodo di risorse umane dal nostro territorio”.